La pedofilia è una malattia: l'OMS (Organizzazione Mondiale della Sanità) la include nell'elenco dei disturbi del comportamento sessuale. E' una patologia psichiatrica che si inserisce tra le parafilie, disturbi che comportano un'attrazione per qualcosa di anomalo, come oggetti inanimati o, in questo caso, bambini.
Più precisamente, in accordo alla Diagnostic and Statistical Manual of Mental Disorders dell'American Psychiatric Association, nella sua ultima edizione (DSM-IV), si intende per pedofilia l'attività sessuale con bambini in età prima della pubertà da parte di individui che abbiano più di 16 anni ed almeno 5 anni in più di età e che avvertano questo desiderio in maniera intensa e ripetitiva per almeno sei mesi.
Si rimanda alla sezione parafilie/pedofilia la descrizione del fenomeno, si vuole invece qui dibattere sulla possibilità di cura di questa malattia.
Non ci sono elementi o studi che permettano di identificare le cause del disturbo, ne' certezze scientifiche. Si tratta di una patologia di natura psichiatrica e non si sono trovate a livello cromosomico, ormonale o genetico alterazioni che identifichino il soggetto pedofilo.

Pedofilia e responsabilità
E' importante non confondere la pedofilia (come malattia psichiatrica) e la capacità di intendere e volere: nel 99,9% dei casi, infatti, le condotte pedofile sono condotte lucide e quindi perseguibili penalmente. La pedofilia e' perciò una malattia che non implica una deresponsabilizzazione penale.
Sono stati presi in considerazione due percorsi terapeutici: il primo orientato a correggere il profilo ormonale, definito con un'infelice terminologia "castrazione chimica", il secondo orientato a curare il disturbo psichiatrico.
Correzione del profilo ormonale
L'idea è quella di ridurre il testosterone (ormone maschile) o quanto meno i suoi effetti. I farmaci considerati, (soprattutto il ciproterone), sono analoghi dell'ormone. Vengono usati anche nella cura di alcuni tumori; si legano ai recettori (si trovano anche nel cervello) dove dovrebbe andare il testosterone, togliendo così gli effetti di quest'ultimo, come fosse una castrazione.
Ma per avere un effetto duraturo l'individuo deve essere costretto a prendere queste sostanze per lungo tempo e ciò può portare a lesioni fisiche irreversibili.
Cura del disturbo psichiatrico
Dal punto di vista psichiatrico la pedofilia si manifesta come ossessione e come disturbo delle affettività.Il pedofilo è un ossessivo perchè ha un'ideazione ossessiva e ripetitiva di trovare un bambino e di usarlo affettivamente e sessualmente, un'ideazione che non riesce a controllare.
Ci sono dei farmaci capaci di allentare questa meccanica ideativa ripetitiva, ma non si ritiene che una terapia di questo tipo sia risolutiva.
Per curare invece il disturbo dell'affettività, in molti casi causato da un trauma infantile, si ricorre alla psicoterapia.
In questo modo il soggetto dovrebbe "vedere" la propria vita infantile e uscirne nella maturità.Si tratta di una terapia lunga e difficilmente realizzabile in carcere.
Si tratta di una malattia che purtroppo al momento non ha cure efficaci e soprattutto che possano garantire una reale "guarigione".Il dibattito sulla cura farmacologica per correggere il profilo ormonale (la cosìddetta "castrazione chimica") sulle terapie psichiatriche è acceso, ma non sembra possa portare soluzioni a breve termine.
Anche il "pool" antipedofilia istituito dal Consiglio dei Ministri il 25 agosto 2000 sull'onda emotiva non potrà che prendere atto di questa situazione e suggerire gli unici mezzi di contenimento del fenomeno oggi disponibili: la prevenzione e la repressione.
Prevenzione
Bisogna aumentare la sensibilizzazione ed il controllo. Telefono Arcobaleno, l'associazione fondata da Don Fortunato di Noto propone:
1. Insegniamo ai bimbi a dire sempre dove vanno e con chi.
2. Spieghiamo loro che non devono parlare con gli estranei e non si devono far convincere a seguire persone non conosciute dai genitori.
3. Diciamo ai nostri figli che devono dire no a chiunque li tocchi in modo che a loro non piace.
4. Se qualcuno prova a toccarli o a portarli via i bambini devono imparare ad opporsi, scappando e gridando.
5. I bimbi devono sapere di poter confidare ai genitori se qualcuno ha provato a toccarli in un modo che a loro non piace.
6. Incoraggiamo i piccoli a non avere segreti.
7. I figli devono sentire di poter contare sempre sui genitori.
Repressione
Poichè il pedofilo è normalmente lucido e responsabile delle proprie azioni, bisogna aumentare il controllo, rafforzare le indagini e rendere le pene molto più severe.Bisogna creare, su tutti i mezzi di comunicazione, compreso Internet, una barriera insormontabile alla diffusione del fenomeno e a possibili contatti tra i pedofili.
Internet, pedofilia e altri reati
Chiunque pubblica pagine web, deve avere un indirizzo, richiedendolo a degli enti competenti, e può essere identificato.Non c'è anonimato su internet.
Il percorso di chi naviga su Internet può essere monitorato dai provider, così come sono registrati i numeri di telefono e le chiamate delle società telefoniche.
Non bisogna demonizzare Internet, ma condannare le persone che ne abusano per azioni illegali.Infine bisogna, accanto a più efficaci misure di prevenzione e di repressione, consentire ai pedofili di sottoporsi ad una cura, anche in carcere, quando lo richiedono.
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