En la Semana de los Derechos del Niño, en Italia propusieron cambiar las fotos de perfil de Facebook por las de personajes de dibujos animados, qué les parece si adherimos a la iniciativa?
Può capitarvi in questi giorni che, accedendo a Facebook, anziché avere a che fare con i vostri amici vi troviate a comunicare con Capitan Harlock, Lamù, Kenshiro e Paperino. Non spaventatevi, non siete stati intrappolati in una dimensione parallela dove il Giappone è invaso da robottoni spaziali e creature mostruose.
Una sorta di catena si è diffusa tra gli utenti del celebre social network come un virus. Chi abbia cominciato non si sa, ma di fatto la settimana dal 15 al 22 novembre è diventata su Internet la "settimana dell'infanzia". In memoria della nostra adolescenza fatta di sogni e fantasia, gli utenti hanno sostituito all'immagine del profilo il cartone animato che li ha appassionati da bambini.
Tra le ragazze impazzano Sailor Moon, la guerriera vestita da marinaretta, e Lady Oscar, eroina nella Francia della Rivoluzione. Le donzelle non dimenticano le ore passate a piangere da piccole seguendo "Piccoli problemi di cuore" e le vicissitudini amorose di Rossana. Arsenio Lupin, il ladro gentiluomo erede del Lupin della letteratura, riscuote un discreto successo tra i maschietti, così come il biondo guerriero sayan Goku della celebre serie Dragon Ball.
Gran seguito anche per i campioni sportivi che a matita sovvertivano con i loro super-tiri la fisica. Mentre per le donne la scelta è vasta, con in prima fila le giocatrici di pallavolo Mila e Mimì, per gli uomini il solo credo è Holly Hutton, attaccante della New Team e della nazionale giapponese che - nei cartoni animati succede anche questo - vinceva campionati mondiali contro le compagini sudamericane e europee.
Non mancano nell'elenco i grandi robot anni '80 che hanno fatto fare il boom ai disegni animati in tv: Mazinga, Voltron, Goldrake. Gli "anime" - i cartoni made in Japan venerati in patria - dominano i ricordi d'infanzia degli utenti Facebook, mentre minor spazio trovano i personaggi europei e americani, nonostante l'apporto alla causa della Disney.
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