La poliomielitis amenaza a los países europeos a partir del
foco surgido en Siria... la indiferencia de los ricos, vuelve amenazante.... la
parálisis de sus corazones es pagada con la parálisis de sus cuerpos por un
virus impiadoso... todo lo que damos vuelve, y lo que omitimos también.... todo
lo que no ofrezcamos a los más indefensos y desprotegidos en forma de
oportunidad y servicio, en educación y salud, se vuelve un peligro para
nosotros y nuestros seres queridos... no es mística, es ciencia epidemiológica....
Il riapparire della poliomielite in Siria rappresenta un rischio reale per l'Europa, dove la malattia, potenzialmente letale, non si vede da decenni ed e' stata dichiarata sradicata nel 2002. L'allarme arriva da due epidemiologi tedeschi, in un articolo apparso sulla rivista Lancet. L'Europa e' esposta perche' alcuni Paesi hanno una bassa copertura di vaccinazione il che abbassa l'"immunita' di branco", ovvero la protezione assicurata dal fatto che una percentuale significativa della popolazione sia stata vaccinata.
Non solo: la gran parte dei Paesi utilizza un tipo di vaccino antipolio inattivato (Ipv), che e' meno efficace conto i virus della polio rispetto al vaccino preso per bocca, in gran parte abbandonato dopo la segnalazione di rari casi di paralisi. L'Organizzazione Mondiale della Sanita' (Oms) ha confermato almeno 10 casi di polio conclamata in Siria dove la campagna di vaccinazione e' stata sconvolta dalla guerra. Il virus della poliomielite e' stato inoltre trovato in un test di routine nelle acque di scarico in Israele.
Non solo: la gran parte dei Paesi utilizza un tipo di vaccino antipolio inattivato (Ipv), che e' meno efficace conto i virus della polio rispetto al vaccino preso per bocca, in gran parte abbandonato dopo la segnalazione di rari casi di paralisi. L'Organizzazione Mondiale della Sanita' (Oms) ha confermato almeno 10 casi di polio conclamata in Siria dove la campagna di vaccinazione e' stata sconvolta dalla guerra. Il virus della poliomielite e' stato inoltre trovato in un test di routine nelle acque di scarico in Israele.
"Nelle regioni con una bassa copertura di vaccinazioni (per esempio, la Bosnia-Erzegovina, all'87%, o l'Ucraina, al 74%) e in particolare in quelle con una bassa copertura del vaccino inattivato (l'Austria, all'83%), l'immunita' di branco potrebbe non essere sufficiente a prevenire una trasmissione sostenuta", osservano i due medici. Oltre a vaccinare i profughi siriani, dovranno quindi essere considerate misure "piu' incisive": "Lo screening di routine delle acque reflue per il virus della polio non e' stato fatto in molti Paesi europei, ma queste misure di vigilanza rafforzata dovrebbero essere considerate negli insediamenti con un largo numero di rifugiati siriani".
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